In cosa si somigliano il tirocinio e lo stage
Le differenze tra le due modalità di inserimento occupazionale sono numerose ma esistono anche analogie che dovreste conoscere per valutare qual è l’opzione più adatta alla vostra specificità.
Per la formazione professionale sono entrambe soluzioni validissime, che vi permettono di imparare un determinato lavoro in modo non solo teorico.
L’esperienza è senza dubbio una finalità comune, anche se non avete un vero e proprio contratto e non siete stati assunti a tutti gli effetti.
Differenze tra stage e tirocinio: quali sono?
L’analisi delle differenze tra stage e tirocinio parte proprio dal programma di formazione. Nel caso dello stage potete decidere in piena libertà per quale azienda prestare servizio, magari perché volete approfondire una materia o vi volete formare in un preciso settore per il quale non vantate studi specifici. Farvi le ossa sul campo sarà comunque un punto di forza significativo che vi permetterà di arricchire il vostro profilo poiché un curriculum senza esperienza ha meno probabilità di essere selezionato.
Per quanto concerne il tirocinio, invece, la programmazione potrebbe essere parte integrate di un percorso di studio. Per ottenere una qualifica professionale o un diploma potreste aver bisogno di eseguire obbligatoriamente un tirocinio.
Come funziona lo stage
Differenze tra stage e tirocinio: quali sono? Gli stage formativi servono per orientamento, per sviluppare abilità e per fare formazione, più o meno come un corso in aula a cui viene aggiunta la pratica diretta in azienda.
Lo stage di inserimento è propedeutico all’assunzione e rappresenta a tutti gli effetti un periodo di prova durante il quale il datore di lavoro vi farà sperimentare le varie mansioni.
Gli stage per le persone svantaggiate sono utili per l’inserimento di diversamente abili o per il reinserimento di fasce deboli.
Come funziona il tirocinio
In Italia ci sono normative che regolano lo svolgimento dei vari modi per fare tirocinio. Differenze tra stage e tirocinio: quali sono? Il tirocinio curriculare deve essere fatto per completare gli studi, la partecipazione non è facoltativa e fornisce un credito ai fini didattici.
I tirocini extracurriculari non sono obbligatori ma possono darvi una chance in più per essere poi inseriti nel mondo del lavoro. Ci sono poi i tirocini professionalizzanti per lavori come il giornalista.