8 CONFINI DA NON OLTREPASSARE AL LAVORO

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Nell’ambiente lavorativo, oltre alle nostre capacità, è indispensabile dimostrare un certo ‘tatto’ nelle relazioni tra colleghi. Chiaramente ciò che va premiato, in realtà, è l’efficacia e la qualità del lavoro svolto ma tutti sappiamo che, in molte occasioni, non è l’unico aspetto che conta. Per questo motivo è fondamentale non oltrepassare certi confini.

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Non essere antipatico. Magari non sei la persona più socievole del mondo. Magari separi nettamente la sfera lavorativa da quella personale oppure sei molto concentrato nel tuo lavoro. Ma se non vuoi essere considerato un impiegato ‘difficile’ devi cercare di essere piacevole e relazionarti con i tuoi colleghi. Passare senza salutare, stare con le braccia incrociate ed evitare lo sguardo altrui può generare commenti negativi nei tuoi confronti.

Non mettere a disagio le persone. Se per caso eri uno dei bulli della tua scuola e tendi ad intimidire o a prenderti gioco degli altri, considera che si tratta di un atteggiamento pessimo al lavoro. Oltre ad essere un comportamento eticamente scorretto non è accettabile e non ti porterà da nessuna parte se non verso il licenziamento.

Non idealizzare troppo le tue aspettative. Ogni lavoro ha un lato positivo ed uno negativo. Se arrivi a figurarti il tuo lavoro per quello che non è, ne ricaverai solo frustrazione. E non pensare che le soddisfazioni e le gratificazioni debbano arrivare solo dall’azienda per la quale lavori. Ognuno deve metterci del suo. Il posto di

Non raccontare tutto di te. Trovarsi bene in un ambiente di lavoro è una cosa positiva, ma non condividere proprio tutto con i tuoi colleghi. Meglio tenere qualcosa per sé e non tediare i colleghi con la tua vita sessuale o con il racconto dei tuoi fine settimana. Le conversazioni devono essere piacevoli ma professionali e la cosa migliore è lasciare la tua vita personale ai margini. Si tratta di aspetti che, se condivisi, possono ritorcersi contro di te.

Cerca di non essere un pessimista cronico. Evita di vedere tutto nero e non commettere l’errore di considerare sempre gli aspetti negativi o di creare più problemi di quelli che sei in grado di risolvere.

Sii leale ma non impulsivo. Essere se stessi è un requisito indispensabile. La cosa ideale è cercare di adattarsi per essere positivi al lavoro. Devi essere te stesso ma senza gridarlo ai quattro venti. Non significa essere totalmente trasparenti né dire ad alta voce tutto ciò che pensi. L’impulsività può giocare brutti scherzi.

Essere troppo accondiscendente non conviene. I capi pessimi hanno bisogno di una corte di adulatori. Se scegli di far parte di questo gruppo devi sapere che, oltre ad essere uno degli individui più tossici e disprezzati dell’ufficio, sarai anche vittima di chi ora ti protegge perché un capo che vale poco non incentiva né rispetta gli adulatori. Li sfrutta e basta. Essere docile, inoffensivo, inutile ed inefficace consapevolmente ti renderà decisamente poco professionale.

Non venderti per ciò che non sei. Non farlo mai. Non cercare di essere quello che non sei. Non serve a nulla raccontare al tuo capo o ai tuoi colleghi quanto sei bravo, fai vedere cosa sai fare. Dire la verità ed essere coerente ti permetterà di guadagnarti la credibilità ed il rispetto di chi sta sopra di te, permettendoti di costruirti una reputazione positiva.

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