Le competenze sul lavoro che serviranno nel 2021
Individuare le competenze sul lavoro – organizzative, relazionali, sociali, trasversali – che verranno richieste a distanza di un paio d’anni non è cosa semplice ma aiuta gli studenti universitari, in primo luogo, a scegliere quale specializzazione prendere nei due anni di magistrale.
Le aziende, attraverso la mappatura delle competenze sul lavoro al loro interno, sono in grado di rilevare, gestire e sviluppare il loro patrimonio umano in coerenza con i valori, gli obiettivi, e le strategie di business che dovranno affrontare.
È evidente quindi che sapere che nel giro di un paio d’anni le competenze sul lavoro cercate saranno indirizzate in una certa area aiuta i giovani in cerca di occupazione a meglio scegliere il loro percorso di studi.
Le 10 competenze sul lavoro cercate nel 2021
Tra le domande più ricorrenti che una società di formazione e consulenza nel settore delle risorse umane si sente rivolgere ci sono, ovviamente, quelle che riguardano la preparazione dei giovani al mondo del lavoro; indicazioni su come riuscire a far carriera e crescere professionalmente ma soprattutto, come riuscire a stare al passo delle tecnologie e delle metodologie di lavoro che cambiano a ritmi rapidissimi, in tutti i settori produttivi.
La risposta punta l’attenzione sempre sulle competenze trasversali, anche definite soft skills, che permettono ai lavoratori di farsi notare nel mercato del lavoro. In questo ambito il World Economic Forum (WEF) ha elencato dieci competenze del mondo del lavoro prossimo futuro. Ecco quali sono.
Il problem solving in situazioni complesse
Quando si è in presenza di una situazione economica difficile, che richiede la capacità di essere flessibili ed adattabili e interpretare nuovi contesti di riferimento, le competenze focalizzate sulla comprensione, la gestione e la soluzione dei problemi sono al primo posto nella classifica.
Pensiero critico
Non significa criticare a prescindere, ma piuttosto sviluppare un pensiero caratterizzato da grandi competenze nell’analisi e nella valutazione delle diverse situazioni. Tutto parte dall’osservazione e dall’ascolto dell’esperienza, passa attraverso una efficace rielaborazione per una attività che richiede chiarezza, accuratezza e precisione.
Creatività
Le soluzioni innovative fanno sempre la differenza all’interno di un sistema economico in difficoltà. E dal momento che nel corso della propria carriera si rischia di perdere progressivamente la capacità di innovazione, sono sempre di più i manager che incoraggiano l’inserimento di persone molto giovani nei team. L’obiettivo è trovare stimoli per una visione originale, che percorra anche strade poco battute.
Gestione delle persone
Non riguarda soltanto il saper organizzare un team o una struttura, ma anche la capacità di motivare, valorizzare le persone che ne fanno parte, dare loro feedback (costruttivi o di miglioramento che siano). Richiede tempo, intelligenza emotiva ed efficacia nel prendere decisioni.
Coordinarsi con gli altri
Organizzare il lavoro da fare, definire le priorità, costruire insieme qualcosa e inserirsi in questa sinergia. Lavoro difficile che richiede equilibrio tra dare il proprio contributo e rinunciare al protagonismo, affinché il contributo sia del gruppo e non solo di qualcuno all’interno di esso.
Intelligenza emotiva
Rappresenta una delle competenze più trasversali in assoluto. Averla aiuta a destreggiarsi in più di un’occasione.
Capacità di giudizio e prendere decisioni
Un manager deve condividere e ascoltare, per prendere decisioni al momento opportuno. Nei momenti di difficoltà diventa ancora più strategico, oltre che più difficile.
Orientamento al servizio
Gli studi mettono in evidenza che, spesso, è una competenza più femminile che maschile: ma è una predisposizione a rendersi utile, premuroso, attento e collaborativo riguardo le esigenze delle persone.
Negoziazione
Tutti negoziamo ma spesso non ce ne accorgiamo e, nelle diverse interazioni con gli altri, ci affidiamo a istinto, buon senso o esperienza pensando che siano sufficienti a farci gestire situazioni che richiedono, invece, una competenza strategica, da approfondire con studi specifici.
Flessibilità
Nei momenti particolari della nostra esistenza, nella vita privata come in quella professionale serve sempre perché, quando cambiano i contesti e le situazioni, è opportuno che cambino anche le risposte e i comportamenti.
Come far crescere le proprie soft skill
Fa sorridere rilevare che alcune di queste competenze erano già state inserite in una classifica stilata nel 1994 dall’Organizzazione Mondale della Sanità che aveva definito le competenze per la vita (Life skill).
La classifica del World Economic Forum ha però avuto il merito di evidenziare che in un paio di anni, nel settore della risorse umane, sarà ancora più importante focalizzare l’attenzione sull’apprendimento e sullo sviluppo della persona, più che sull’addestramento del professionista.
Per completare la formazione accademica e acquisire abilità che saranno utili nel mondo del lavoro, i giovani possono quindi scegliere di formarsi online, attraverso singoli corsi di formazione oppure affidandosi a un’azienda che li affianchi e li faccia crescere per quanto riguarda le loro competenze sul lavoro e le soft skill.
Rielaborazioni attive, capacità di gestire con sicurezza situazioni problematiche, corsi di inglese e di informatica, cooperative learning, attività di gruppo che insegnano a sviluppare la capacità di costruire assieme agli altri un progetto comune.
La preparazione al mondo del lavoro è quindi un momento importante nella vita di ogni studente; per questo motivo Cepu ha istituito un apposito servizio dedicato agli universitari che vogliono approfondire determinate conoscenze e a chi sta per intraprendere una carriera professionale.