Siete portati a concepire l’ambiente di lavoro come un luogo professionale e serio. L’intelligenza emotiva vi potrebbe dare una mano a lavorare in modo migliore, vediamo come.
Come viene visto il lavoratore in azienda
Nell’immaginario comune, ogni mattina il lavoratore che si reca sul posto di lavoro appare come un essere instancabile, iper produttivo, votato al business e focalizzato sul “fare numeri”. Questo è quello che desidererebbe ogni datore di lavoro. Ma potete veramente considerare un lavoratore in questo modo ed illudervi che non sia una persona che si porti con sé un bagaglio di aspettative, emozioni, relazioni e, perché no, anche parte della sua vita privata in azienda? La Risposta è no.
La gestione delle emozioni
Negli ultimi tempi è andata crescendo la consapevolezza nel management che le vostre emozioni camminano di pari passo con la vostra emotività e, neanche nei luoghi dove vorreste sembrare più asettici possibili, vi abbandonano. Per questo ha preso piede ciò che viene chiamata intelligenza emotiva, un concetto nato negli anni 90 del secolo scorso e introdotto dall’articolo Emotional Intelligence degli scienziati John D. Mayer e Peter Salovey. Questo approfondimento studiava proprio la capacità di individuare, comprendere e, soprattutto, essere in grado di gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Questa definizione è stata ripresa e calata nelle realtà lavorative dalle teorie di organizzazione aziendale.
Intelligenza emotiva = aumento della produttività?
Poiché le aziende hanno preso atto che non è possibile scindere la componente emotiva dal lavoratore è importante saper canalizzare il fattore emozionale in maniera produttiva. Sì è appurato che un dipendente motivato lavora in modo più proficuo se è soddisfatto e questa condizione può essere assicurata da un ambiente lavorativo sereno, dalla valorizzazione dei propri punti di forza, dal riconoscimento delle proprie capacità e da un elevato grado di collaborazione tra i colleghi.
Come deve comportarsi un leader
Un vero leader di successo dovrebbe essere in grado di comprendere queste dinamiche sociali all’interno del proprio gruppo di lavoro mettendosi nei panni dei membri del team e dando grande importanza all’aspetto dell’intelligenza emotiva. Sotto questo aspetto, la capacità di relazionarsi con i propri dipendenti diventa fondamentale. I lavoratori che percepiscono l’attenzione del proprio superiore verso questi aspetti sono più motivati e, di conseguenza , aumentano la propria produttività. Cresce così la consapevolezza di essere importanti all’interno dell’azienda e di poter influire attraverso il proprio lavoro nelle dinamiche aziendali e matura l’idea di poter apportare il proprio valore aggiunto nel contesto lavorativo. Per un’azienda di successo è necessario far confluire le emozioni dei dipendenti in modo costruttivo aumentando in questo modo l’empatia verso l’ambiente lavorativo.