Talvolta a molti di noi, durante le disperate ricerche di lavoro, oppure solo per un desiderio di avere successo, sarà passato per la testa di “trovare l’America”, di andare cioè in quello che chiamano il paese delle opportunità: gli Stati Uniti. Quel paese formato da uomini e donne che si sono fatti da sé. Ma non è una passeggiata: ti spiegheremo perché e anche cosa devi fare se vuoi iniziare quest’avventura.
1- I dati.
Solo in un mese, la maggiore economia mondiale può arrivare a generare 165.000 posti di lavoro e il suo livello di disoccupazione si colloca attorno al 7,6 per cento. Insomma, lavoro ce n’è.
2- Cosa cercano?
I professionisti più ricercati negli Stati Uniti sono di solito legati al settore delle nuove tecnologie, seguito dal settore infermieristico (gli statunitensi non hanno un grande interesse per questa professione), interpreti e traduttori, odontoiatri (soprattutto per bambini), cuochi, ufficiali di sicurezza e soprattutto i professori madrelingua spagnola, visto che il 21 per cento degli alunni che studiano in questo paese sono ispanici.
3- Il benedetto visto.
Tutti lo dicono. Il difficile non è trovare lavoro (abbiamo già detto che ce n’è), ma ottenere un visto che ti permetta di lavorare se non si può contare sulla residenza permanente. I visti non immigrante si concedono per motivi specifici e per un periodo di tempo determinato. I principali tipi di visto sono quelli del personale che presta servizio al governo o alle organizzazioni internazionali, oppure i visti per poter lavorare, che sono quelli che ci interessano.
4- Primo passaggio: il visto H-1B
Sono i visti per le persone altamente qualificate in lavori specializzati, solitamente nel campo tecnologico. I requisiti minimi sono: una laurea in questo settore, che l’impresa abbia le qualifiche per poter richiedere il visto e che il salario previsto per il lavoratore sia allineato con quelli principali nell’area geografica per le professioni di questa specializzazione.
L’ottenimento del visto H-1B permette di lavorare solamente per il datore di lavoro che ha fatto la richiesta, e ha una durata di tre anni, rinnovabile per altri tre. Trascorsi sei anni, non si può rinnovare, né si può richiedere lo stesso tipo di visto. Molte imprese, tuttavia, appoggiano il lavoratore col visto H-1B per ottenere la residenza permanente. C’è un limite massimo di concessioni di visti H-1B, fissato a 65.000 all’anno, più altri 20.000 per stranieri laureati presso le università statunitensi con studi post-laurea.
5- Secondo passaggio: i visti L1A e L-1B
Il primo permette una permanenza fino a sette anni e il secondo fino a cinque anni ai lavoratori stranieri che abbiano lavorato fuori dagli Stati Uniti per un’impresa madre, sussidiaria o filiale di una statunitense. Il lavoratore deve aver prestato servizio nell’impresa per almeno uno dei tre anni precedenti, e svolto un ruolo direttivo o che esigesse conoscenze specialistiche. Non esiste un limite numerico annuale per questo tipo di visti. Le imprese devono presentare la domanda e la documentazione presso il servizio di immigrazione degli Stati Uniti, senza che sia necessario in questo caso il coinvolgimento delle autorità lavorative.
6- Altri visti.
Ci sono altri visti oltre ai precedenti, che sono più specifici per scienziati, artisti, sportivi, scambi culturali…
7- Come cercare lavoro negli USA
La ricerca di lavoro si effettua tramite internet e la stampa, visto che negli Stati Uniti non esiste un organismo pubblico dedicato alla ricerca di lavoro, come i nostri Centri per l’Impiego. Le imprese pubblicano le loro offerte di lavoro tramite annunci sulla stampa e in Internet. Molti dei giornali, anche quelli locali, hanno una loro edizione per il web: quindi se si cerca un lavoro in una zona geografica precisa, è possibile, tramite una ricerca semplice, localizzare e accedere agli annunci di lavoro attraverso il web.
Per questo tipo di ricerca, la maggior parte delle città hanno una loro pagina Craigslist di annunci classificati con sezioni multiple, una di queste dedicata al lavoro.
Inoltre, esiste una moltitudine di pagine web sia di agenzie di collocamento sia di imprese di selezione del personale alle quali accedono tanto le ditte in cerca di lavoratori, quanto le persone che cercano lavoro. Tra le più importanti (alcune di queste specializzate in settori specifici) si trovano Healthjobsusa, Aftercollege, Directemployers, Diversityjobs o Employmentguide. Una volta trovata l’impresa, si invia una lettera di presentazione e il curriculum vitae.
8- Assistenza sanitaria.
Questo è uno dei punti più importanti di cui tener conto quando si lavora negli USA. Lì l’assistenza sanitaria non è pubblica. In alternativa, si può ottenere una polizza pagata dall’impresa (almeno parzialmente), o contrarre una polizza come gruppo di persone (per abbattere i costi). Altrimenti, ci si fa carico delle spese sanitarie, che di solito sono molto elevate.