Chiamare i colleghi per nome, cosa cambia nei rapporti di lavoro

Rate this post

Chiamate i vostri colleghi per nome? Dovete sapere che questa abitudine contribuisce ad abbattere numerose barriere. L’individuo viene così definito, riconosciuto e rispettato nella propria dignità e unicità.

Dare del lei o del tu sul posto di lavoro

La prima considerazione che dovete tenere bene in mente è che sul lavoro i rapporti gerarchici vanno rispettati. Ovviamente dare del tu al proprio superiore non è una buona idea, a meno che non sia stato il diretto interessato a chiedervelo.

Infatti un’eccessiva confidenza può essere interpretata come una mancanza di rispetto, specialmente se c’è una differenza di ruoli. Un rapporto di rispetto reciproco implica anche l’opposto, ovvero che il vostro capo vi chiami dandovi del lei.

Dopo un primo periodo di conoscenza e con il passare del tempo anche tra preposti e sottoposti ci si può dare del tu, purché sia una formula confidenziale improntata a una migliore collaborazione. Con i colleghi il ragionamento è un po’ diverso perché è sempre raccomandato cercare di entrare velocemente in relazione superando le formalità. Una squadra di lavoro affiatata opera all’interno di un contesto dove tutti chiamano i colleghi per nome.

Dal nome non si ricavano informazioni preventive

L’esperta Daniela Bavestrello, nota psicologa, spiega che il nome spesso genera delle vere e proprie aspettative. Sicuramente non lascia mai un senso di indifferenza e provoca sempre un’emozione. Quando pensate a una persona sconosciuta che si chiama Serena, per esempio, siete indotti a ritenere che si tratti di una ragazza tranquilla, educata e felice.

Ma Serena non è affatto un aggettivo, dunque la realtà potrebbe perfino essere l’opposto di ciò che avete preventivamente giudicato. Quindi dovete stare molto attenti a non crearvi pregiudizi assolutamente fuori luogo su un individuo.

Chiamare i colleghi per nome non significa automaticamente attribuire un’etichetta caratteriale. Il nome viene dato alla nascita, quindi non è in relazione alle caratteristiche della persona ma al contrario è puramente casuale.

Perché chiamare i colleghi per nome

Uno spunto interessante arriva da Darain Faraz di LinkedIn che sostiene quanto sia importante chiamare i colleghi per nome, proprio perché in questo modo se ne riconosce la dignità e l’unicità. Il nome diventa una sorta di marchio dietro al quale viene identificata una storia personale.

L’ultima questione da non sottovalutare è la brutta abitudine di ricorrere ai nomignoli. Giocare con un artificio lessicale mettendo magari in risalto un’imperfezione può essere molto fastidioso per chi subisce questa azione. Per cui chiamate i vostri colleghi per nome ed evitate abbreviazioni che potrebbero essere addirittura offensive.