Volete riqualificarvi per trovare un nuovo lavoro? La novità è il Patto di servizio personalizzato: ecco di cosa si tratta e quali sono i benefici in termini di formazione e occupazione.
Sinergia tra candidato e Centro per l’Impiego
Le problematiche legate al lavoro sono sempre all’ordine del giorno, pertanto il governo e le istituzioni locali sviluppano costantemente nuovi sistemi di protezione sociale. L’elemento più interessante, tuttavia, riguarda le cosiddette politiche attive, ovvero quelle che permettono di rientrare nel ciclo produttivo.
La strategia ottimale è creare una vera e propria sinergia tra il candidato o la candidata e il centro per l’impiego, affinché vi sia un interesse comune nell’individuare un punto di incontro tra le domande dell’offerta, facendolo in modo soddisfacente ed efficace.
Il Patto di servizio personalizzato: di cosa si tratta?
Nel contesto della ricerca occupazionale si inserisce il patto di servizio personalizzato. Ma di cosa si tratta? Prima di tutto bisogna introdurre il cosiddetto patto per l’attivazione digitale, ovvero l’accesso dei lavoratori al supporto per la formazione. I programmi messi in campo si propongono di dare l’opportunità di prendere parte alle iniziative di ricollocamento che passano attraverso la riqualificazione. Il patto personalizzato è sostanzialmente un accordo che viene sottoscritto con il centro dell’impiego andando oltre la formalità. Il documento traccia il percorso che deve fare la persona che sta cercando lavoro per essere davvero inserita. La collaborazione è reciproca e rappresenta il presupposto ideale per un orientamento ottimizzato.
Come e quando sottoscrivere il patto?
Vediamo adesso come fare per sottoscrivere il patto di servizio personalizzato e di cosa si tratta. Quando vi recate al centro per l’impiego, dovete dare una dichiarazione di disponibilità immediata, identificata con l’acronimo DID, con la quale vi renderete disponibili per fare un colloquio.
L’operatore metterà sotto esame le vostre esperienze pregresse, le competenze e le aspettative professionali. Verranno poi programmate tutte le azioni necessarie, oltre agli strumenti che serviranno per fare formazione e per farvi trovare più facilmente lavoro, preparandovi a un eventuale colloquio.
Troppo spesso i centri per l’impiego vengono criticati perché non riescono a identificare occasioni di lavoro adatte per i candidati, che devono ricorrere ad altri sistemi come la ricerca autonoma, che non è sempre facile da praticare. Le politiche attive si pongono l’obiettivo di semplificare le procedure e ottenere risultati migliori.
Per riqualificarvi e per avere l’opportunità di accedere a programmi di formazione e incentivi al ricollocamento, recatevi subito al centro per l’impiego e sottoscrivete il patto di servizio personalizzato.