La cassa integrazione guadagni è uno dei più importanti ammortizzatori sociali previsti dal nostro ordinamento. In questa guida scoprirai di cosa si tratta e come funziona.
La cassa integrazione consiste in una prestazione economica, erogata dall’INPS, in favore di lavoratori dipendenti che hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro o una sospensione temporanea dell’attività lavorativa. L’integrazione salariale corrisposta al lavoratore è pari all’80% del salario che avrebbe percepito in condizioni normali. Tale percentuale però, viene ridimensionata da una coppia di valori massimali mensili. Il primo, di 914,96 euro, trova applicazione ai lavoratori che percepiscono una retribuzione mensile pari o inferiore a 2.102,24 euro. A chi percepisce più di quest’ultimo importo, si applica invece un massimale di 1,099,70 euro.
La cassa integrazione guadagni si divide in due distinte categorie: la CIGO (cassa integrazione guadagni ordinaria) e la CIGS (cassa integrazione guadagni straordinaria). La principale differenza tra CIGO e CIGS sono i presupposti in base ai quali tali misure sono concesse all’azienda. La CIGO può essere azionata in caso di difficoltà legate al mercato o ad altri eventi, ad ogni modo temporanei e non imputabili al datore di lavoro o ai lavoratori. Nel caso della CIGS invece le difficoltà aziendali devono essere correlate ad eventi di natura eccezionale, come ad esempio la ristrutturazione o la crisi aziendale. L’integrazione salariale in entrambe le tipologie è la medesima, ma differisce per la durata massima che per la CIGO è di 3 mesi continuativi mentre per la CIGS va da 6 mesi a tre anni. In entrambi i casi è previsto un regime speciale di proroghe con diverse limitazioni stabilite nel dettaglio dalla normativa vigente.
Il lavoratore in cassa integrazione può, a patto di rispettare certe condizioni, svolgere un altro lavoro senza perdere l’integrazione salariale. Infatti è possibile sospendere il sussidio economico per tutta la durata del “nuovo” lavoro per poi andare a riattivarlo alla cessazione di esso. La condizione fondamentale per poter effettuare tale sospensione è che la nuova attività abbia carattere temporaneo. Se il nuovo lavoro, invece, fosse a tempo indeterminato il lavoratore perderebbe il diritto all’ integrazione salariale permanentemente.
Vi sono poi due possibilità per cumulare il sussidio con un nuovo stipendio: il lavoro part-time e il lavoro occasionale accessorio. Il lavoratore può accettare un lavoro part time e continuare a percepire l’integrazione purché si svolga in orari differenti da quello sospeso. Per quanto riguarda il lavoro occasionale, questi può convivere con la cassa integrazione salvo che i guadagni derivanti da esso non superino i 3000 euro annui.