Cambiare lavoro spesso, quali sono i contro ?

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Cambiare lavoro spesso può essere sinonimo di crescita professionale individuale ma anche di scarsa affidabilità. Le aziende sono attente a queste dinamiche e i continui cambiamenti talvolta non sono apprezzati.

I millennials preferiscono cambiare lavoro spesso

I cosiddetti millennials sono la generazione più giovane che è nata con il nuovo millennio. Le loro abitudini di lavoro sono estremamente diverse da quelle dei genitori. Spesso nelle indagini che vengono condotte dagli istituti di statistica vengono disegnati come ragazzi poco inclini a mantenere gli impegni e piuttosto inaffidabili.

A dir la verità è il mercato del lavoro che si sta profondamente trasformando, con il posto fisso che praticamente non esiste più. Cambiare lavoro spesso per i giovani di oggi, dunque, è una sorta di meccanismo di autodifesa, per evitare di essere schiacciati da contratti che non vengono rinnovati e da delusioni per la carriera che non decolla.

Le problematiche di chi cambia spesso lavoro

La prima problematica inerente al fatto di cambiare lavoro spesso è legata alle tutele contrattuali. Coloro che operano all’interno di una stessa azienda per molti anni, infatti, maturano esperienza ma anche diritti e scatti di anzianità. Il mercato del lavoro è già frammentato per definizione e cambiare lavoro spesso senza un vero motivo può rendere le successive ricerche di un impiego sempre più difficili.

Inoltre le imprese spendono un bel gruzzoletto nella formazione professionale dei propri dipendenti. Le ditte di produzione peraltro quando inseriscono un nuovo operatore possono avere contraccolpi negativi in termini di quantità e di qualità.

Perciò le aziende spesso preferiscono mantenere l’organico interno, riconoscendo anche l’aumento di stipendio ai lavoratori che lo meritano. Fare carriera in un luogo di lavoro dove si è entrati da pochissimo tempo è abbastanza complesso, a meno che non si tratti di percorsi di carriera fulminanti che solo in pochi riescono ad avere. La crescita personale potrebbe rivelarsi piuttosto scarsa, con il rischio concreto di ritrovarsi dopo molti anni allo stesso punto di partenza, senza mai essersi specializzati in qualcosa di importante.

Le relazioni che scompaiono cambiando lavoro

Un lavoro non è solo una fonte di reddito. Cambiare lavoro spesso può essere un problema anche dal punto di vista dei contatti che si perdono. Le relazioni interpersonali che instaurate con i vostri colleghi non sono una sciocchezza da sottovalutare. Anzi, nel caso in cui emergano problemi occupazionali di ricollocamento futuro, l’aiuto dei vostri colleghi può rivelarsi determinante. Nel breve periodo invece non si crea quasi mai questa preziosa complicità reciproca.