Buone notizie per i Contratti Statali: 85€ in più in busta paga

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I sindacati hanno raggiunto un accordo con il Governo sul contratto degli statali, che permette ai dipendenti pubblici di ottenere 85 euro in più nello stipendio. La trattativa è stata lunga e complessa, ma ha portato ad alcune novità oltre all’incremento salariale.

La trattativa sul contratto degli statali

Sindacati e Governo hanno affrontato una trattativa difficile finalizzata al rinnovo del contratto degli statali. Alla fine è stato siglato dalle parti un accordo che prevede l’aumento della retribuzione per i dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici. L’incremento varia, a seconda della posizione ricoperta, tra i 63 e i 117 euro mensili lordi. I 247 mila funzionari interessati riceveranno la prima busta paga aggiornata a marzo 2018.

 

L’assegno
Agli aumenti, per i livelli più bassi, si aggiungerà un ulteriore assegno con una cifra variabile, dai 21 ai 25 euro. Il nuovo contratto degli statali, inoltre, prevede che le amministrazioni più ricche possano aggiungere un ulteriore aumento, seppure di piccola entità, al salario dei dipendenti. In media quindi i lavoratori del pubblico impiego statale ricevono un aumento pari a 85 euro ciascuno. L’intesa giunge dopo otto anni di blocco e una trattativa particolarmente difficile che ha visto da un lato Aran e dall’altro le principali sigle sindacali: Cgil, Cisl, Uil, Confsal. Erano presenti anche Usb, Cgs e Cisal, ma non hanno apposto la firma in calce all’intesa.

L’orario di lavoro
In seguito alla trattativa resta comunque invariato l’orario di lavoro pari a 36 ore settimanali. Vi saranno ovviamente anche le tutele previgenti previste dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Oltre all’aspetto economico e quello legato all’orario sono state introdotte ulteriori tutele in favore dei lavoratori pubblici. Il contratto degli statali siglato nei giorni scorsi è stato definito storico dai rappresentanti sindacali, proprio perché ci sono maggiori diritti.

Permessi e congedi
Il nuovo contratto degli statali rappresenta un motivo di soddisfazione per i sindacati perché dopo nove anni, come sostiene Serena Sorrentino, segretaria generale della Funzione pubblica della Cgil, si sono finalmente rinnovati gli accordi e sono stati concessi alcuni benefici. L’intesa delle Funzioni Centrali è solo il primo, perché seguiranno le trattative sui dipendenti pubblici locali. L’accordo raggiunto include permessi e congedi per l’espletamento di visite, esami e terapie, anche per le donne vittime di violenza a cui vengono riconosciuti tre mesi di aspettativa per legge e altri tre per contratto. C’è altresì il diritto alla formazione come avviene per albi e ordini professionali.