MIUR, 57mila nuove assunzioni nella scuola nel 2018-19

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Novità in ambito scuola dopo il decreto presentato dal MIUR: il Consiglio dei ministri ha approvato il 9 agosto 2018 l’autorizzazione alle assunzioni nella scuola a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2018-2019, sui posti effettivamente vacanti e disponibili, di 57.322 unità di personale docente (di cui 43.980 docenti su posto comune e 13.342 insegnanti di sostegno), 46 unità di personale educativo, 212 dirigenti scolastici e 9.838 unità di personale Ata (Ausiliari, Tecnici e Amministrativi).

Il decreto assunzioni nella scuola presentato dal ministro

Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti aveva firmato a luglio e inviato al Ministero dell’Economia il decreto per lo sblocco delle assunzioni nella scuola che coinvolgono il personale docente, a cui si sono aggiunte quelle relative agli ATA, oggetto di un altro decreto.

Come aveva inoltre sottolineato il MIUR in una nota, la scuola è interessata anche dalle attività di reclutamento di nuovi dirigenti scolastici, iter iniziato con la prova preselettiva del concorso da 2.452 posti bandito lo scorso novembre, e che comprende i 212 presidi da assumere per l’anno scolastico 2018/2019 attingendo dalle graduatorie di precedenti concorsi.

Scuola, il concorso DSGA

Oltre a ciò, il ministro Bussetti prevede di inviare al Ministero della Pubblica Amministrazione la richiesta per bandire il concorso da 2.004 posti per DSGA, Direttori dei Servizi Generali Amministrativi. Inoltre, le stime del MIUR e dell’INPS parlano di 36.700 domande di pensionamento in ambito scolastico, cifre che comprendono 17mila dipendenti della scuola con la pensione già liquidata con pagamento al primo settembre 2018.

Scuola, le immissioni in ruolo

Rispetto alle 57.322 assunzioni di personale docente, probabilmente le immissioni in ruolo si concluderanno non oltre il 31 agosto, per consentire la datazione del contratto dal primo settembre. In attesa di indicazioni da parte del MIUR, le scuole dovrebbero fornire degli aggiornamenti in merito: gli interessati faranno quindi bene a chiamare le segreterie delle scuole in cui dovranno lavorare.