Iniziano i test contro l’Armageddon. La missione è affidata anche all’Italia, grazie al contributo di un’importante azienda di Torino coordinata dall’agenzia spaziale, per scongiurare la probabilità di impatto del nostro Pianeta con un asteroide.
Cinematografia o rischio concreto?
Al cinema e in televisione avrete sicuramente visto un film o un documentario che parlava dell’Armageddon. La fine dei tempi è stata immaginata e raccontata da autori di libri, da registi e da quasi tutte le religioni del mondo in chiave spirituale.
Molte volte l’ipotesi della fine del mondo è stata messa in relazione proprio alla possibilità che il nostro pianeta entri prima o poi in rotta di collisione con un gigantesco asteroide. Peraltro la storia dell’estinzione dei dinosauri vi dovrebbe far riflettere su quanto la realtà possa davvero superare perfino la fantasia. Nessuno tra gli scienziati più accreditati, mette in discussione questa possibilità. Non si può infatti escludere il rischio di un impatto a priori.
L’Italia in prima fila contro l’Armageddon
A Torino c’è la sede di un’eccellenza italiana: la Argotec. Questa importante azienda è altamente specializzata nel settore aerospaziale. L’impresa ha sviluppato un complesso ed ultratecnologico sistema di monitoraggio che può rappresentare una rivoluzione. L’agenzia spaziale ha coordinato i lavori che sono stati poi selezionati dalla Nasa per una missione molto particolare.
Verrà infatti innescata una sorta di flipper nello spazio. Una sonda americana impatterà con un asteroide deviandone la traiettoria e il sistema di monitoraggio sviluppato dall’impresa italiana analizzerà le immagini da cui potranno poi essere fatte tutte le indagini scientifiche e le conclusioni.
Deviare la traiettoria di un asteroide è possibile
Si tratta esattamente della cosa che descrivono i film e i libri che prospettano l’impatto di un asteroide contro la Terra. Fortunatamente arriva un team di scienziati che salva il Pianeta dalla catastrofe. Prima però bisogna capire se questo metodo è davvero efficace.
Il lancio della sonda americana che colpirà l’asteroide selezionato per il test è previsto entro l’anno 2021. L’asteroide si chiama Didymos e il sistema di monitoraggio inventato nelle sedi torinesi della Argotec terrà d’occhio cosa succederà sia al cratere che si genererà sia ai frammenti stessi dell’asteroide.
Insieme all’azienda Argotec hanno collaborato anche i ricercatori che operano nell’istituto di astrofica, al Politecnico di Milano e all’Università degli studi di Bologna.
Questo gruppo abbina competenze universitarie, scientifiche e capacità produttive aziendali, rendendo l’Italia un attore principale di questo test che potrebbe veramente salvare la vita sul Pianeta.