Amministratore di condominio inefficiente? Ecco come cambiarlo
Se vivete in un condominio, è probabile che vi sia capitato di imbattervi in un amministratore di condominio inefficiente. In questo caso, sarete propensi a cambiarlo.
Attività propedeutiche: in primis, occorre far presente agli altri condomini delle negligenze dell’amministratore e chiedere loro se sono soddisfatti del suo operato. Vi saranno così più chiare le loro intenzioni e, in caso positivo, potete iniziare a chiedere preventivi ad altri studi.
È utile informarsi presso conoscenti e amici, magari il loro amministratore è più affidabile del vostro. L’amministratore di condominio dura in carica un anno e si rinnova tacitamente per un altro anno a fine del mandato.
Allo scadere del secondo anno, l’assemblea dovrà esprimere parere favorevole ogni 12 mesi. Se non avete fretta, dunque, potete attendere la fine naturale dell’incarico ed esprimere parere negativo in sede di rinnovo, nominando in alternativa un altro professionista.
La revoca per giusta causa dell’amministratore di condominio
L’amministratore di condominio può essere revocato dall’assemblea per giusta causa, ossia:
- se si rifiuta ripetutamente di convocare l’assemblea per la nomina di un amministratore nuovo
- se l’assemblea non viene convocata per approvare il rendiconto condominiale
- la non esecuzione di provvedimenti amministrativi e giudiziari
- l’assenza di esecuzione delle deliberazioni dell’assemblea condominiale
- per non aver utilizzato il conto corrente intestato al condominio secondo le finalità e le modalità previste dalla legge
- in caso di mancata tenuta del registro dell’anagrafe condominiale, di quello di nomina e revoca degli amministratori, dei registri di contabilità e di quelli contenenti i verbali delle varie assemblee condominiali
- nel caso in cui non renda conto della gestione dell’edifici
Come procedere in questi casi? Nel caso in cui sussista la giusta causa, occorre chiedere per iscritto la convocazione dell’assemblea con oggetto la nomina del nuovo amministratore e la revoca di quello esistente.
Se entro dieci giorni non viene convocata, potrete farlo voi. Dovrete inviare la lettera di convocazione dell’assemblea a tutti i condomini. Per ritenerla valida, occorre che siano presenti il giorno dell’assemblea, in prima convocazione, i due terzi del valore dell’edificio, in seconda è sufficiente un terzo.
In assemblea, si legge l’ordine del giorno, si verbalizza la discussione e si voterà la revoca che si avrà se i presenti che rappresentano la metà dei millesimi del condominio, in prima convocazione, esprimeranno parere positivo. Sarà sufficiente un terzo in seconda convocazione.
Si metterà a verbale quanto deciso. I condomini non presenti dovranno essere informati di quanto avvenuto in assemblea tramite lettera, mentre una copia del verbale dovrà essere inviata al nuovo amministratore che contatterà il precedente per il passaggio di consegne.