Maternità in Italia: promosso il Trentino Alto Adige, ultima la Sicilia
Fare la mamma è una gioia e voi donne lo sapete bene, ma un rapporto sulla maternità in Italia presentato da Save the Children indica quali sono le regioni in cui le madri sono tenute in maggiore considerazione.
La maternità in Italia
Save the Children ha pubblicato il secondo rapporto sulla maternità in Italia, mettendo in evidenza le difficoltà che le donne devono affrontare conciliando i carichi familiari e la professione. Scegliere di diventare madri vi può portare molte soddisfazioni, ma anche vari problemi, specialmente se vivete in una regione del Sud Italia.
I dati nazionali indicano che il 42% delle donne con un’età compresa tra i 25 e i 49 anni non ha un lavoro, mentre gli uomini della stessa età senza un impiego sono il 22%. Il Paese si trova al 117° posto nel mondo per la disparità di genere nel mercato del lavoro.
Le donne in Italia
A quale età siete diventate mamme? In media le donne affrontano il parto a 31,7 anni e con l’arrivo dei bambini si rinuncia a lavoro e tempo libero. Vi riconoscete in questa fotografia? Sappiate che l’Italia occupa la penultima posizione tra i Paesi dell’Europa unita per l’occupazione femminile.
Anche il welfare, secondo il rapporto sulla maternità in Italia, rappresenta un punto critico, perché non è in grado di fornire un sostegno adeguato alle mamme. Essere madri costituisce un peggioramento della propria condizione sociale, ma non trovate la medesima situazione in tutte le regioni italiane.
A stabilire la classifica delle varie regioni in merito alla situazione della maternità in Italia sono stati gli esperti di Save the Children attendendosi a precisi indicatori: cure, lavoro e servizi per l’infanzia.
Si tratta dei elementi che evidenziano quanto alcuni territori siano virtuosi, mentre altri non riescono ad aiutare le mamme e le famiglie che si trovano nelle condizioni di ingrandirsi. Gli squilibri differenziano soprattutto il Nord dal Sud, dove le risorse e i servizi, come potete immaginare, sono decisamente più limitati.
Non si può dire che le regioni virtuose costituiscano un esempio da seguire, perché sono ancora molto distanti dai modelli europei. La maternità in Italia, ve ne sarete accorte voi mamme, è vista più come un impedimento piuttosto che come una risorsa. Il podio è occupato da Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna, seguite da Lombardia e Piemonte.
In fondo alla lista c’è la Sicilia, preceduta da Calabria, Puglia, Campania e Basilicata. Rispetto all’anno precedente il Veneto è migliorato, passando dal 9° al 6° posto. Liguria e Toscana hanno invece registrato peggioramenti, abbassando le proprie prestazioni.