Vita lavorativa: Welfare e vantaggi fiscali per le aziende

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Le norme sul welfare aziendale con la Legge di bilancio 2018 fanno un passo avanti nell’ambito del sostegno alle famiglie con un occhio di riguardo alla mobilità sostenibile. Il legislatore ha inserito il trasporto pubblico nel paniere di prestazioni di welfare previste dall’art. 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) e continuando a sostenere economicamente le imprese che intendono introdurre beni e servizi di welfare come strumenti integrativi della retribuzione.

Per il lavoratore è prevista la detrazione delle spese sostenute per l’abbonamento di bus, metro o treni anche se affrontate per conto dei familiari fiscalmente a carico. Non soltanto dal 1° gennaio 2018 le aziende possono portare in deduzione le spese sostenute per il rimborso dei titoli di viaggio dei lavoratori dipendenti. Tali spese non concorreranno alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Sarà possibile scaricare dalla dichiarazione dei redditi le spese sostenute nel corso dell’anno per gli abbonamenti ai mezzi pubblici fino a un massimo di 250 euro, i dipendenti potranno beneficiare di un risparmio di 47,50 euro sul trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari.

Il Legislatore continua a sostenere le imprese che vogliono introdurre beni e servizi di welfare come strumenti a sostegno della retribuzione. Lo stanziamento del Governo su questo fronte è stato cospicuo basta vedere cosa è stato fatto negli ultimi tre anni: si è partiti con una cifra pari a 483 milioni di euro nel 2016, per poi arrivare fino a 520 milioni di euro per il 2017 e il 2018.
All’inizio dell’anno nove aziende (Welfare Company, Poste Welfare Servizi, Unisalute, QUI! Group, Repas, Più Buono, Assiteca, Pulsar Risk e Olimpia Agency) hanno costituito l’associazione di Confindustria Federvarie Welfareimpresa, che si propone come punto di riferimento confederale per tutti coloro che operano nel settore dei servizi di welfare aziendale. Si propone di sensibilizzare il legislatore e l’opinione pubblica nel processo di completamento organico e razionalizzazione della normativa vigente, anche al fine di ridisegnare il sistema delle esenzioni fiscali in un’ottica integrata e non frammentata.
L’Aiwa, Associazione italiana welfare aziendale, che rappresenta oltre l’80% degli operatori conferma che la classe di età più rappresentata nelle aziende è quella degli over cinquanta, ed è a loro che si devono rivolgere le iniziative di welfare, lo confermano le singole società del settore. L’orientamento deve spostarsi dale offerte per le giovani famiglie con bisogni legati ai figli piccoli, come voucher per nidi e babysitter a servizi per anziani e persone non autosufficienti.

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