Rider: tutto su mansioni e come diventarlo

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Tra le attività lavorative emerse negli ultimi anni c’è quella del rider, sulla quale peraltro si è discusso tanto. Ma cosa fa il rider realmente e cosa devi fare per iniziare a lavorare in questo campo. Scopriamolo insieme.

Cosa fa il rider, come lo si diventa e quali sono i suoi compiti

 

Il rider è una tipologia di lavoro nata con lo sviluppo del settore del food delivery che in pratica consiste nell’occuparsi della consegna a domicilio di qualsiasi genere di cibo preparato in pizzerie, ristoranti, pub, osteria e ogni altro locale di ristorazione. La particolarità del rider è che si sposta tra le strade cittadine per raggiungere il cliente utilizzando una bicicletta oppure un motorino. Solitamente i riders collaborano con le più importanti società di food Delivery attualmente presenti sul mercato come Just Eat, Deliveroo e Glovo. Ciò non toglie che può esserci anche una collaborazione diretta con un locale di ristorazione per offrire al cliente un servizio gestito in autonomia e con costi più contenuti. L’importanza di questo servizio è esploso con la pandemia in quanto tantissime persone si sono trovate costrette a restare in casa e attendere di ricevere il proprio cibo preferito evitando così il rischio di contatti in locali pubblici. Naturalmente la consegna può essere anche di bevande e prodotti confezionati e può avvenire di mattina per consegnare i prodotti per consumare una ricca prima colazione, a pranzo oppure anche in tarda serata. Non c’è dubbio che ciò può comportare  dal punto di vista fisico e mentale.

Le principali mansioni di un rider

Le mansioni di un rider sono specifiche perché deve attendere di ricevere un ordine e quindi di occuparsi del servizio di consegna a domicilio. Questo significa che la comunicazione avviene esclusivamente attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’innovazione tecnologica come delle app per smartphone. Successivamente il rider deve raggiungere il locale di ristorazione per ritirare l’ordine e quindi calcolare il tragitto per velocizzare il servizio e raggiungere quanto prima la persona in attesa della consegna. Una volta raggiunto il punto di interesse avviene la consegna al cliente e si riscuote il pagamento qualora non sia stato già pagato con servizi telematici. Per diventare rider non è previsto un percorso formativo ma occorre comunque soddisfare alcuni requisiti tra cui la maggiore età e l’aver assolto l’obbligo scolastico. Inoltre. devi conoscere il codice della strada e disporre di uno smartphone che permetta di utilizzare correttamente le applicazioni di comunicazione per la gestione degli ordini. Infine, se arrivi dall’estero devi avere il permesso di lavoro attualmente previsto dalle normative vigenti e disporre di un motorino oppure di una bicicletta.

Le tipologie di contratto

Prima di intraprendere questo genere di lavoro devi conoscere le attuali normative per quanto riguarda la tipologia di contratto previsto. In linea generale chi lavora come rider è molto spesso un lavoratore autonomo per cui devi aprire una partita IVA e gestire il tutto secondo le regole fiscali previste. Da sottolineare che dal novembre 2020 è entrato in vigore il CCNN Rider ossia il primo contratto collettivo per questo settore. Questo significa che ci sono alcune garanzie che prevedono varie forme di tutela come il compenso minimo pari a 10 euro lordi all’ora, fruire di indennità integrative e un incentivo orario. Tra l’altro i rider, come qualsiasi altro lavoratore, ha un sistema premiale, varie forme di sicurezza che devono essere a carico dell’azienda e coperture assicurative contro gli infortuni e danni contro terzi.

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