Dopo la pausa estiva, non sarà stato facile per molti che si trovano disoccupati riprendere la ricerca del lavoro. Le persone che circondano il disoccupato in queste settimane saranno già state risucchiate dalla voragine del loro lavoro, mentre gli altri saranno a casa. Provare frustrazione e scoraggiamento può essere naturale, ma sta al disoccupato gestire questi sentimenti e seguire una serie di consigli, suggeriti dagli specialisti, nella ricerca del proprio obiettivo.
– Il lavoro nascosto, il più importante
L’80% del lavoro è lavoro nascosto, cioè non pubblicato in nessun sito. È lavoro che si trova soprattutto tramite la propria rete di contatti. In questo senso, i social network sono il primo canale per trovare contatti. Tanto più grande sarà la rete di contatti di cui si dispone, più possibilità ci saranno di accedere a questo lavoro nascosto. Per questo, è il momento di porci nuove sfide. Dobbiamo cercare obiettivi che ci motivino, che saranno tanto ambiziosi quanto è il nostro valore: riuscire ad ottenere, ad esempio, 2 contatti al giorno sui social network, può essere un buon inizio.
– Il processo di selezione, un filtro chiave
Il curriculum non arriverà mai all’azienda se non supera il filtro di selezione. Per questo, bisogna adattare il CV a quello che chiede l’azienda, ma sempre senza mentire. È il momento giusto per dare una rinfrescata al nostro curriculum: aggiungere una foto più recente, inserire un paragrafo di profilo professionale nel quale spieghiamo il nostro obiettivo e le motivazioni, o cambiare la grafica per renderlo più accattivante (non serve un’opera di ingegneria, possiamo modificare l’impatto visivo aggiungendo grassetti, sottolineature o scegliendo un carattere che sembri più professionale). Ricordati che il curriculum non è solo quello di carta, ma bisogna aggiornare anche quello dei portali on line (siti di offerte di lavoro, LinkedIn, ecc).
– Social network, non hai scuse per non usarli
Un candidato senza profilo social ha meno possibilità di trovare lavoro. Per questo, è indispensabile essere attivi nei social network, e farne un uso appropriato. Se non abbiamo mai utilizzato i social network per cercare lavoro, questo è il momento di farlo. Altre opportunità possono essere partecipare a fiere ed eventi, inviare il curriculum spontaneamente alle aziende (e non solo rispondere alle offerte che troviamo in rete), rivolgerci a organismi specializzati, fare più sport per favorire il benessere emotivo, ecc.
– Nethunter, i cacciatori adesso cercano solo in rete
Fino ad ora si parlava di headhunter o di cacciatori di talenti, che si dedicavano alla ricerca di dipendenti per le aziende. Adesso è nata la figura del nethunter, un reclutatore che cerca candidati attraverso Internet e i social network. Solo se ci può trovare tramite questi canali, ci contatterà. E qui compare la figura indispensabile di LinkedIn. È il network di ricerca del lavoro per eccellenza, e molte imprese cercano i loro candidati su questa piattaforma, scartando a priori quelli che non sono utenti. Il vantaggio di LinkedIn è che il mercato è già segmentato e possiamo fare rete con professionisti del nostro settore, creando legami di fiducia e generando così una posizione strategica nel nostro settore.
– Il cellulare, un mezzo adatto per interagire
Ci sono una grande quantità di applicazioni di ricerca di lavoro, ed è consigliabile averle sul proprio telefono. Invece di giocare a Candy Crush, si può impiegare il proprio tempo libero per cercare lavoro. Il rientro dalle vacanze invernali è anche un buon pretesto per riprendere i contatti con amici, conoscenti, colleghi di una volta. Oltre a chiedere come è iniziato il loro anno, possiamo approfittarne per informarli che siamo ancora disponibili e aperti a nuovi progetti professionali. Se si presenta l’occasione, meglio fissare un incontro di persona: il faccia a faccia ha più valore.
– Professioni brevi, adattarsi ai nuovi tempi
Ci sono sempre più professioni che durano molto poco: 5, 6 o 7 anni, e poi spariscono. Se si fa una professione per la quale c’è sempre meno domanda, bisogna adattarsi e cercare qualcosa di diverso. Una volta individuate quelle aziende che hanno ripreso la ricerca di professionisti e fanno previsioni riguardo le loro nuove necessità di personale, non è sufficiente rispondere agli annunci che troviamo. Bisogna anche anticipare l’offerta di lavoro imminente. Per questo faremo un elenco giornaliero di aziende dove pensiamo di poterci inserire e ci rivolgeremo direttamente al loro Ufficio Risorse Umane.
– Pensare come se si cercasse lavoro
Bisogna pensare sempre come se si stesse cercando lavoro, anche se non lo stiamo facendo attivamente. Con le dovute sfumature. Riprendere a cercare lavoro quotidianamente non significa che questa sia la nostra unica attività. Come ogni giornata lavorativa, la ricerca di lavoro non dura per 24 ore al giorno, ma dobbiamo ricompensarci per il lavoro fatto con piccole gratificazioni: un caffè con un amico, un buon film alla tv, una cenetta a casa, ecc… Solo così raggiungeremo un equilibrio emotivo che ci permetterà di ricaricare le pile per essere attivi il giorno dopo.
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