Dal food delivery ai servizi per la persona, la sharing economy crea posti di lavoro flessibili
L’universo della Sharing Economy è in continua crescita e non accenna a fermarsi: una stima di Juniper Research prevede che gli incassi in questo settore triplicheranno entro il 2020. I settori in cui questa crescita sta vedendo un particolare sviluppo sono svariati, dai servizi alla persona, alla mobilità, ai trasporti, al food delivery, senza contare che anche le realtà più affermate stanno cercando di diversificare ed ampliare la loro offerta (avete sentito parlare di UberEats?) per soddisfare una clientela sempre più abituata a questo tipo di servizi e coprire nuovi ambiti. Il boom si fa sentire anche in Italia: una ricerca di Tns conferma che, nel 2015, almeno il 25% degli italiani ha praticato o fruito di uno di questi servizi.
Ma cosa significa questo nuovo universo per chi cerca lavoro? Di sicuro molte opportunità in più! Da una parte, lo spopolare di startup nell’ambito tech sta attraendo sempre di più talenti del mondo del web design, della programmazione web e del digital marketing, dall’altro, le stesse startup creano nuovi lavori flessibili per chi cerca un parttime, o piattaforme innovative per raggiungere nuovi clienti. Ecco alcuni esempi di startup che, anche in Italia, possono aiutarvi a trovare lavoro:
Foodora
Se siete di Milano o Torino avrete di sicuro visto dei ragazzi in bicicletta con le inconfondibili scatole rosa sulla schiena: si tratta dei drivers di Foodora, che scorrazzano in giro per la città consegnando pizze, sushi, hamburger e piadine in meno di 35 minuti. Le caratteristiche richieste per diventare driver sono: sportività, gentilezza ed educazione: basta avere uno smartphone ed una bicicletta ed il gioco è fatto!
Le Cicogne
Quest’app permette alle mamme impegnate di trovare la baby sitter ideale per i propri bambini. Per diventare una baby sitter con Le Cicogne basta scaricare l’app e crearsi un profilo: dopo l’incontro conoscitivo con il customer care ci si può candidare alle offerte di lavoro, che vengono inviate direttamente tramite la app.
Helpling
Esperienza nel campo delle pulizie domestiche? Helpling è la scelta ideale!
Quest’app permette ai clienti di trovare in pochi click una colf che si prenda cura della loro casa. Per diventare un collaboratore domestico con Helpling, basta inviare una candidatura (qui tutte le informazioni del caso) e, se idonei, si viene ricontattati per un colloquio. Una volta ufficialmente iscritti, si iniziano a ricevere le offerte di lavoro. Il profilo personale permette di indicare l’area in cui si vuole lavorare ed i giorni disponibili, garantendo massima flessibilità. I pagamenti vengono accreditati due volte al mese.
Tabbid
Chiamato anche il “portale dei lavoretti”, il suo soprannome spiega già il concetto della piattaforma stessa: ci si iscrive e ci si può offrire un po’ come “factotum”. Dal bricolage al montaggio di mobili, dal giardinaggio al web marketing, tutti possono offrire le proprie capacità e competenze e diventare un “Tabbider”. Con il proprio profilo si possono cercare i lavoretti disponibili, fare un’offerta e, una volta svolto il compito, si riceve il pagamento.
DogBuddy
Sei un amante dei cani con esperienza e ti piace passare del tempo con gli amici a quattro zampe? La startup DogBuddy mette in contatto proprietari di cani con dogsitter disponibili nella loro zona e iscriversi per diventare un dogsitter è semplice.
Una volta creato il profilo e aver ricevuto l’approvazione del team DogBuddy, sei tu a scegliere la tua tariffa: DogBuddy trattiene una piccola commissione sulla prenotazione in modo tale da poter garantire copertura veterinaria di emergenza e assicurazione RC.
About Helpling
Helpling, è la piattaforma online leader per la ricerca e la prenotazione di addetti alle pulizie. Dal sito o dall’app i clienti possono prenotare un addetto alle pulizie professionale e assicurato in pochissimi click. L’innovativo servizio online permette alle persone di godersi i momenti più belli della vita: famiglia, amici e tempo libero. Helpling è stata fondata da Benedikt Franke, Philipp Huffmann e Rocket Internet nel gennaio 2014. La compagnia in un solo anno ha raccolto 56,5 milioni di Euro da investitori come Mangrove Capital Partners, Phenomen Ventures, Point Nine Capital, Lukasz Gadowski, Lakestar and Kite Ventures.