Viaggio di lavoro con il proprio partner: ecco come fare

Rate this post

Fare un viaggio di lavoro con il proprio partner rende sicuramente più divertente la trasferta: ma, per rispettare le procedure aziendali è bene informarsi per tempo e seguire le regole e le direttive.

Vi suggeriamo quindi alcuni modi per chiedere al vostro responsabile di essere accompagnati dal partner durante una trasferta di lavoro.

viaggio di lavoro con il proprio partner

Maggior serenità, maggior produttività

Innanzitutto è opportuno segnalare al capo che partire per un viaggio di lavoro con il proprio partner, può diminuire lo stress da trasferta: non si viene sopraffatti dalla tristezza la sera prima di partire, né si sente la nostalgia di casa mentre si è lontani.

Avere il proprio partner con sé e condividere con lui alcuni momenti della giornata, regala serenità. Di questa serenità, come dimostrano recenti studi, ne beneficia anche l’azienda: si diventa più produttivi, più focalizzati e le performance lavorative subiscono un netto miglioramento.

Aumento della concentrazione

Un altro aspetto positivo da evidenziare al proprio capo, affinché autorizzi il viaggio di lavoro con il proprio partner, è l’aumento della concentrazione durante le ore di lavoro. Sapere che, al termine della giornata, tornando in albergo, si può riabbracciare la persona amata e condividere la serata con lei, fa diminuire notevolmente la possibilità di ritrovarsi a pensare al proprio partner, di scrivergli sms o di chiamarlo durante le riunioni o i meeting.

Di conseguenza vi sono meno distrazioni e maggior concentrazione e dedizione esclusiva all’attività lavorativa.

Assenza di costi per l’azienda

Non fa mai un male ricordare come la presenza del partner durante un viaggio di lavoro, non faccia lievitare i costi per l’azienda. La stanza d’albergo già prenotata per una persona può accogliere anche la seconda persona, senza alcuna spesa aggiuntiva.

La stessa cosa vale anche per i viaggi in taxi. Per quanto riguarda gli altri ulteriori costi, questi sarebbero naturalmente a carico del dipendente e del proprio partner.

L’esempio del bleisure

Potrebbe, infine, essere utile puntare sull’orgoglio aziendale e sull’avanguardia, segnalando al proprio capo il nuovo trend del bleisure: la commistione tra viaggio di lavoro e viaggio di piacere. Sempre più aziende al passo con i tempi concedono ai propri dipendenti di unire qualche giorno di vacanza ai giorni di trasferta, in modo tale da rilassarsi, ricaricare le batterie, scoprire nuovi luoghi e passare del tempo con la propria famiglia.

Tutto ciò con un grande vantaggio per l’azienda: il proprio dipendente ritorna in ufficio più carico, sereno e motivato per affrontare nuovamente la routine lavorativa.

Evitare richieste patetiche per fare un viaggio di lavoro con il  proprio partner

Una mossa da evitare se si vuole convincere il capo a partire per un viaggio di lavoro con il proprio partner è quello di elencare i presunti problemi psicologici o i disagi che la partenza in solitaria arreca alla persona amata che rimane a casa.

È sempre un bene lasciar perdere le mezze verità, cadere nel patetismo o cercare di puntare tutto sul sentimentalismo. Al contrario, sincerità e praticità premiano sempre!

cliccalavoro
Rate this post