Qual è il numero di aziende ideale da inserire nel tuo CV?
Il mondo del curriculum vitae è così ampio che è molto difficile dare una risposta unica a qualsiasi domanda che ha a che fare con questo importante strumento. Succede anche per la domanda relativa a questo post e per non darti false illusioni ti diciamo subito che la risposta è: dipende. Adesso, analizziamo da cosa dipende e in quali situazioni vale la pena di inserire un numero maggiore o minore di aziende nel proprio CV.
1 – Limitato per l’estensione consigliata del proprio CV
Per sapere qual è il numero di aziende da inserire nel tuo CV, dobbiamo partire da una premessa: il curriculum deve avere un’estensione pari a una facciata di un foglio A4. Questa è la lunghezza ideale secondo gli esperti in materia, che facilita soprattutto il processo di selezione ai colleghi delle Risorse Umane. Significa che, da un lato, ci metteranno meno a leggerlo e, dall’altro, farà più impressione. Detto ciò, e se ci adattiamo a questa misura standardizzata, capirai che il numero delle aziende nel CV non può essere molto alto.
2 – Difficile includerle tutte
Con quanto abbiamo appena detto, puoi intuire che è molto difficile che tu possa includere tutti i lavori che hai fatto o tutte le aziende in cui hai lavorato. Quindi scarta questa opzione.
3 – Adattalo secondo il posto per cui ti candidi
Quando dicevamo che il numero delle aziende da inserire nel CV è relativo, una delle variabili che intervengono è il posto per il quale ti stai candidando. Così è facile stabilire che, se ci stiamo candidando per un posto che ha a che fare con la nostra formazione e la nostra professionalità, dobbiamo prescindere dagli impieghi precedenti che non hanno nulla a che fare con la candidatura, dato che sono irrilevanti e rischiano di contaminare solamente il CV.
4 – Formazione a discapito dell’esperienza?
A seconda della mansione per cui ti stai candidando, poi decidere di lasciare da parte alcuni lavori o alcune esperienze per dare più importanza alla tua formazione, dato che ci sono aziende per cui questo aspetto è molto più importante. Puoi includere più formazione in relazione alle possibilità offerte dalla nuova mansione (includendo esperienze universitarie, master, percorsi formativi, altri titoli, pubblicazioni di articoli…).
5 – In caso di dubbio, regole standard
Se, nonostante tutto, non hai ancora le idee chiare e hai dei dubbi, la cosa migliore è rimanere su un’ipotesi standard del CV ideale: puoi indicare gli ultimi 3 o 4 lavori in ordine temporale.
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