Perchè i Robot Lavoratori non prenderanno mai il posto dell’uomo

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La società dei robot è forse più vicina di quanto persino il più visionario fra gli autori di fantascienza avrebbe potuto prevedere. La loro presenza sarà pressochè totale e segnerà, come mai accaduto finora, la nostra quotidianità.

Lo sviluppo della robotica

Lo sviluppo dei robot è una componente della tecnologia, cresciuta silenziosamente all’ombra di un dibattito concentrato prevalentemente a cogliere i prodigiosi sviluppi di internet e delle tecnologie collegate. In realtà la robotica è destinata ad essere la principale rivoluzione dei prossimi anni con ricadute negli ambiti più svariati. Partita da prototipi che si limitavano a replicare suoni e movimenti, la robotica ha prodotto per anni macchine capaci di muoversi solo sulla base di software finalizzati a produrre azioni predeterminate. La successiva e vertiginosa evoluzione tecnologica ha condotto a progetti di cui esistono sempre più numerose e concrete applicazioni, dove i robot hanno acquisito un grado di autonomia nell’elaborazione dei dati mai concepita finora. Macchine capaci di rielaborare la realtà circostante con livelli sempre crescenti di interazione, sia sul piano fisico che verbale. Non sarà insomma una circostanza eccezionale ritrovarsi in uno scenario in cui dovremo abituarci a vivere e ad agire, in collaborazione con robot progettati per svolgere molte funzioni e compiti, che sono oggi prerogative dell’uomo.

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Quali saranno gli effetti sul mondo del lavoro?

Uno dei principali timori provocati da simili proiezioni, tutt’altro che futuristiche ma molto prossime a diventare realtà, è quello relativo alle ricadute sul piano occupazionale. Molte aziende multinazionali hanno già iniziato a sostituire parte del personale impegnato in operazioni ripetitive con l’utilizzo di robot. E a quanto pare, i settori in cui questa nuova realtà è destinata ad affermarsi, non potrà che crescere. Dalla medicina all’automotive, dal giornalismo all’assistenza, i robot avranno un loro ruolo. A volte con fattezze umane – i cosiddetti umanoidi – a volte destinati a rimanere chiusi in processori che guideranno le nostre azioni.

I robot prenderanno il nostro posto?

Come sempre capita quando il cambiamento si afferma velocemente, si diffondono paure che leggono l’innovazione come una minaccia e non come un’opportunità. Che i robot si apprestino a sostituire l’uomo in molte attività è indubbio, così come è certo che l’uomo sarà ancora chiamato a lavorare. Dal mondo della scienza a quello delle professioni creative, grafiche o letterarie, sono numerose le realtà dove l’uomo resterà insostituibile per molto tempo. Così come sono molti e ancora da definire i campi della nostra futura quotidianità dove l’uomo e le sue capacità verranno esaltate e valorizzate anche in chiave occupazionale.

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