Open Space? In ufficio non riscuote troppo successo
L’open space ha avuto molto successo negli ultimi anni, ma si è rivelato un nemico degli affari perché ha diminuito la produttività dei lavoratori aumentando le distrazioni. Ecco come sarà l’ufficio del futuro.
L’ufficio boccia l’open space
L’open space ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo nell’ultimo decennio, rinnovando lo spazio di lavoro dell’ufficio per renderlo aperto e condiviso. Ancora oggi basta aprire una rivista di architettura e design per trovarsi davanti una miriade di ambienti, moderni e accattivanti, concepiti sfruttando questa moderna soluzione funzionale. Aveva l’obiettivo di promuovere il lavoro di squadra e favorire gli scambi relazionali e di idee tra colleghi, evitandone così l’isolamento e il senso di alienazione. Qualcosa però sembra essere andato storto. A distanza di tempo dalla sua introduzione, arriva infatti la sentenza di esperti e studiosi che lo boccia senza appello: l’open space è nemico del business perché diminuisce la produttività dei lavoratori .
Il futuro è dei “coffices”, un mix di bar e ufficio
A pensarla così c’è anche Nicola Millard, affermata “Customer Experience Futurologist” per la BT Global Services, provider mondiale di servizi per la comunicazione aziendale. L’esperta ha sottolineato di recente al convegno internazionale “New Scientist Live” di Londra, che il modello dell’open space non va bene per nessuno e che provoca distrazioni continue a danno dei lavoratori, disturbati nello svolgimento delle mansioni quotidiane e interrotti ogni pochi minuti. La Millard ritiene che sono del tutto fallimentari i risultati ottenuti dalle aziende che hanno introdotto questi ampi spazi condivisi. Lungi dal cooperare e stare meglio, i dipendenti che lavorano fianco a fianco si bloccano, come se restassero chiusi in un ascensore. A suo avviso, in futuro si trasformeranno tutti in “operai con lo zaino in spalla” che, muniti di tablet e pc, porteranno il lavoro sempre con sé per collaborare in piccole squadre nei “coffices”, soluzione intermedia tra bar e ufficio.
Lo zaino sarà la nuova scrivania, i robot faranno solo i lavori “di scarto”
Nell’ufficio del futuro probabilmente non ci saranno più l’open space, la tradizionale scrivania e il canonico orario 9-17, ma solo uno zaino per riporre il computer con cui spostarsi agevolmente verso i coffices. Qui i dipendenti di un’azienda potranno lavorare in piccoli team in maniera altamente produttiva, in un ambiente sicuro e tranquillo, interagendo tra loro senza caos e confusione. Cosa accadrà se i robot prenderanno il posto dell’uomo? Secondo la Millard le macchine non sono creative e difficilmente riusciranno a sostituire gli esseri umani. Si limiteranno a offrire aiuto nelle attività che questi non vogliono fare perché noiose, pericolose o “sporche”, come pulire l’ufficio o fare le fotocopie.