Fatturazione a 28 giorni: lo stop del Governo
Arriva alla discussione in Senato il pacchetto di emendamenti della Commissione Bilancio che contiene lo stop alla fatturazione a 28 giorni, le misure a favore dei territori colpiti dai terremoti, la cybersecurity, la stretta sulla stalking, la scadenza del prestito ponte per Alitalia, la semplificazione delle procedure per gli obblighi vaccinali nelle scuole, i finanziamenti per la cannabis a uso terapeutico, i fondi per il contrasto al terrorismo.
Introdotta anche l’estensione a tutti i professionisti, anche coloro che non sono iscritti a un ordine, della disciplina dell’equo compenso. È stato invece stralciato dal testo in discussione al Senato l’emendamento che anticipava in questo Decreto Legge la riforma delle agenzie fiscali, misura che sarà invece presentata nella Legge di Bilancio.
Inserita in extremis, quasi al termine del lavori della Commissione, una modifica che prevede la sospensione per tre anni – fino al 31 dicembre 2020 – delle rate dei mutui sulle prime case e sulle attività produttive, inagibili o distrutte, inserite nelle zone rosse istituite nei Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma di agosto 2016.
Bollette, stop alla fatturazione a 28 giorni
La novità più tangibile è però quella che riguarda lo stop imposto dal Governo alla fatturazione a 28 giorni – una riforma del calendario dei pagamenti introdotta unilateralmente da alcune aziende, soprattutto del settore delle telecomunicazioni – oltre che a una maggiore chiarezza nelle promozioni che riguardano la fibra.
Le bollette dei servizi di telecomunicazione e della pay tv torneranno quindi mensili anche se sono state introdotte importanti esclusioni. Nonostante infatti la Commissione Bilancio del Senato abbia approvato l’emendamento che ferma la fatturazione a 28 giorni stabilendo invece scadenze mensili o per multipli del mese, sono state escluse dal provvedimento le promozioni non rinnovabili o inferiori al mese.
Saranno inoltre previste sanzioni a carico delle società che non si adegueranno alla norma entro 120 giorni e indennizzi forfettari per i consumatori. Gli operatori di telefonia dovranno inoltre precisare se la fibra proposta nella promozione arriva al domicilio o solo alla centrale telefonica più vicina – dettaglio che fa una grande differenza per il consumatore.
La norma stabilisce per chi violasse lo stop alla fatturazione a 28 giorni, un indennizzo forfetario di 50 euro per i consumatori in caso di variazione dello standard minimo della scadenza mensile da parte dell’operatore telefonico; la somma viene inoltre maggiorata di un euro per ogni giorno di fatturazione illegittima.
Grazie dell’informazione.
Ma per i mesi precedentemente pagati si può chiedere rimborso o la normativa parte dall’approvazione dell’emendamento?
grazie
Ivano Ghidoni
buongiorno Ivano, il decreto non avrà valore retroattivo; è importante in ogni caso controllare che le norme vengano applicate segnalando alle associazioni dei consumatori e al garante eventuali abusi o mancate applicazioni da parte dei gestori
Era ora che terminasse questa truffa semilegalizzata