Chi controlla la qualità e la pulizia nei ristoranti? Scopriamo come funziona in italia

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In Italia diversi Ministeri e istituti vigilano sulle condizioni di igiene e sicurezza alimentare nei locali pubblici, che spesso lasciano a desiderare. Nonostante le impennate di controlli, multe e sequestri, i “furbetti della cucina” aumentano.

Qualità e pulizia nei ristoranti italiani: un optional
Il pranzo è servito, ma non chiederti cosa c’è “dietro” se vuoi godertelo: leggendo le cifre ufficiali sulla “Igiene e sicurezza nei ristoranti” ti passerebbe l’appetito. In Italia aumentano continuamente controlli, multe e sequestri perché tantissimi non sono in regola con le normative e gli standard previsti. I “furbetti della cucina” non accennano però a diminuire, nonostante abbiano alle calcagna un considerevole numero di enti che vigila su qualità e sicurezza alimentare per tutelare i clienti. Tra essi figurano l’Asl, l’Ispettorato del lavoro, la Guardia di Finanza, i Carabinieri e la Polizia Municipale. Il conto? Ben 5 ministeri, 7 istituti e tantissimi controllori che, a quanto sembra, non fanno abbastanza paura a quei gestori di locali pubblici che ritengono qualità e pulizia soltanto un optional.

Recensioni invece delle pagelle pubbliche
Il controllo della qualità e pulizia dei ristoranti in Europa funziona diversamente, Oltremanica è senz’altro più trasparente che nel nostro Paese. Qui è presente un organo nazionale che li valuta in collaborazione con le autorità locali. Da molti anni la Food Standard Agency elabora delle pagelle che vengono esposte pubblicamente all’ingresso dei locali. Dal 2013 sono obbligatorie in Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Grazie ad esse puoi conoscere il livello di sicurezza e di igiene del ristorante selezionato. In Italia le ispezioni sono in costante aumento ma ancora non esistono delle pagelle pubbliche per le attività che somministrano alimenti e bevande. Puoi solo affidarti alle recensioni presenti sui siti internet, che sono tutto tranne che oggettive.

Un ristorante su 3 non è in regola
In Italia c’è un vero e proprio esercito di enti volti alle ispezioni dei ristoranti, che sono oltre 100 mila ogni anno e fanno capo a decine di migliaia di uffici. Il “signore” dei controlli è il Ministero della Sanità, dotato di 7 organismi che verificano le loro condizioni igieniche. I Ministeri delle Finanze, dell’Industria, delle Risorse Agricole e del Lavoro controllano regolarità fiscale, autorizzazioni commerciali, qualità degli alimenti e contratti lavorativi. Li supportano organismi territoriali come l’Asl, i Servizi di Igiene degli Alimenti, Ambientale e Veterinario, le Arpa, l’Istituto Zooprofilattico ed i presidi di prevenzione. Tutti insieme non bastano a scoraggiare i “furbetti”. Ogni anno vengono elevate 10 milioni di multe per un importo di diversi milioni di euro. Nel 2014 sono state condotte 105 mila ispezioni su 450 mila attività, da cui sono emerse 32 mila irregolarità. Un ristorante controllato su 3 non è in regola, a differenza di quello che hai a casa. Sarà meno chic, ma è senz’altro più sicuro ed economico.

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